Sogni in Valigia

SICILIA TERRA d’ aMARE

Mai nessun sogno è stato per me così intenso quanto la Sicilia. Eppure mi sembravano così lontani gli odori del suo mare e delle sue arance. Da troppo tempo sognavo questa terra ed ora eccomi qui a parlarne con ancora nel cuore gli abbracci e i sorrisi appena lasciati in un desiderio da poco avverato.

Avevo poco più di 8 anni quando, nel mio primo volo per Monastir in Tunisia, fui svegliata dalla voce silenziosa del pilota che, ai più fortunati con posto a sedere sul lato finestrino, consigliava di affacciarsi per scorgere dall’alto l’Etna, la cui cima, riflessa nei miei occhi lucidi, si confondeva sempre di più con il grigiore delle nuvole fino a scomparire del tutto. “Mamma ho visto la Sicilia!” esclamai con la voce emozionata di una bambina ignara di quanta meraviglia c’era ancora da scoprire e dei tanti sogni che col tempo avrebbe collezionato. Nei miei sogni c’era lei. La mia Sicilia, tanto attesa e desiderata, così lontana ma così vicina.

Poi improvvisamente mi sono ritrovata qui ad attraversare per la prima volta lo stretto, accolta da una terra abbracciante, da un sole radioso, dai profumi avvolgenti e dalle morbide onde del mare, mentre l’Etna finalmente si avvicinava. E nel frattempo io mi sentivo già a casa.

TAORMINA

Se mai decidessi di vivere in Sicilia, vivrei qui. Taormina è stata il mio primo approccio con questa terra meravigliosa. Un paradiso terrestre con un ricco patrimonio storico e culturale. L’antico Teatro Greco, le chiese, i tanti palazzi storici, oasi di roccia incastonate nel mare (come la stupefacente Isola Bella), tanto per citarne alcuni.

Taormina bisogna viverla sulle sue terrazze panoramiche a picco sullo Ionio, girovagando tra gli antichi vicoli, facendo acquisti nei tanti negozietti di ceramica e prodotti artigianali e arricchendosi il palato tra i tanti ristoranti sparsi qua e là.

E’ qui che ho finalmente assaggiato il top dello street food siciliano.

L’arancino o l’arancina? Scegliere come chiamarlo è per molti ancora un dilemma ma vi assicuro che cambiandone il genere il risultato resta invariato. Qui l’arancino, specie quello al ragù, viene considerato da qualcuno quasi una divinità. Come dargli torto. Vi consiglio di provare quello di Cristina.

VALLE DEI TEMPLI

Il mio viaggio in Sicilia forse parte proprio da qui, dall’esigenza di smarrirmi in un viaggio nel tempo e di abbracciare finalmente  la mia cara amica Daniela.

“Dani, sono troppo innamorata della Valle dei Templi”

“Vieni! Sai che è da anni che ti aspetto. E’ a pochi chilometri da casa mia, Caltanissetta”

E’ inutile dirvi che, 5 minuti dopo, avevo già in mano quei due biglietti che per anni mi hanno separato da questa terra. Nonostante le 12 h di bus fatte, sola, e dopo una giornata di lavoro, posso dire che ne è valsa la pena. Anche solo per un abbraccio.

La Valle dei Templi, importante sito archeologico caratterizzato da templi dorici, è situata nella città di Agrigento, l’antica Akragras. Credetemi quando vi dico che qui il tempo si ferma per davvero. Tra archeologia, cultura e paesaggio.

Ingresso:

• 10 euro
• 5  euro per i minori di 25 anni
• Gratuito la prima domenica del mese

SCALA DEI TURCHI

Qui è stato davvero impossibile tenere ferma la mia reflex e smettere di fotografare la spumeggiante scogliera. Difficile non averla vista almeno una volta in cartolina. Qui il bianco della morbida roccia si scontra con l’azzurro del cielo e le varie sfumature del cangiante mare. Raggiungerla con il caldo torrido è stato davvero faticoso e per questo vi consiglio di munirvi di tanta acqua. La vista lascia senza fiato.

CEFALÙ

Ho passeggiato sul lungomare tra le bancarelle di questo caratteristico porticciolo della Sicilia in una fresca sera d’estate. Di Cefalù ho conservato un dolce ricordo ma anche il rimpianto di non averla visitata di giorno con la luce del sole e troppo tardi per immortalarla al tramonto. Di notte è comunque ugualmente bella.

Qui potrete ammirare la stupenda cattedrale e approfittare di una breve sosta al bar Duomo dove assaggiare il cannolo siciliano ripieno di ricotta, il  più autentico prodotto culinario siculo. Un vero peccato di gola. Non ho resistito, nonostante le mie gravi intolleranze.

Sfido chiunque al mio posto.

La mia visita a Cefalù è coincisa con la festa patronale che mi ha consentito di assaggiare diversi prodotti tipici siciliani, tra cui il “panino con le panelle”, un panino farcito con delle frittelle di farina di ceci.

PALERMO

Imponente città d’arte, Palermo è un caleidoscopio di storia, cultura e arte. Per gli estimatori dell’architettura storico artistica, rappresenta un crogiolo di civiltà che ne hanno segnato la storia. Proprio per questo, ognuno, in questa meraviglia di luogo, ritrova un pezzo di sé. Tra i suoi sontuosi monumenti spicca la maestosa cattedrale, un’opera architettonica che è riuscita a catturare completamente la mia attenzione lasciandomi senza parole. Belli anche la Fontana Pretoria, il Teatro Massimo e il Politeama.

Una delle sorprese più inaspettate di Palermo è stato notare la grandissima presenza di diverse etnie in grande armonia tra loro. Tra le esperienze che bisogna assolutamente fare a Palermo, ci sono sicuramente quella di assaggiare la classica granita siciliana (ce n’è per tutti i gusti) e di girovagare tra le bancarelle del mercato popolare del Ballarò.

MONDELLO

Ricordo l’odore della crema solare, le grida del venditore di cocco, la confusione dei bambini che giocano a palla, il silenzio dei nonni intenti a leggere un libro sotto l’ombrellone, mentre io inseguo le ombre per non scottarmi sulla sabbia rovente.             Qui si respira l’estate, il profumo di mare cristallino e, con quelle cabine in stile californiano, sembra quasi di essere in America.

Tutto questo e molto altro è Mondello, tra le più belle spiagge di Palermo.

Sento ancora la sabbia tra i capelli, il sole che brucia sulla mia pelle e il ricordo di una Sicilia ormai lontana che non mi vuole lasciar andare via.