Philadelphia

Goodbye Philadelphia…

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Prepotentemente risuonavano nella nostra mente le parole di questa famosa canzone di Peter Cincotti. E’ strano da spiegare, ma, sin dal primo momento in cui abbiamo calpestato il suolo di questa meravigliosa città, siamo stati avvolti da un inspiegabile alone di nostalgia. Qui, a Philly, come affettuosamente la chiamano gli americani e come amiamo chiamarla noi, abbiamo provato che significa il “mal d’America”. Prima e storica capitale, è qui infatti che siamo riusciti a vivere davvero gli Stati Uniti d’America nella loro essenza più pura, straordinariamente intrisa di patriottismo. Ogni palazzo, ogni monumento, ogni casa, ogni singola strada di Philadelphia riesce a far provare amore per quella bandiera a stelle e strisce, anche a chi americano non è.

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Indipendence Hall e la Liberty Bell

Il primo luogo che vi consigliamo di visitare affinché possiate vivere Philadelphia con lo spirito di un americano, è l’Indipendence Hall. Situata all’interno dell’Indipendence Nationale Historical Park, l’Indipendence Hall è famosa per essere stata il teatro della firma della dichiarazione d’indipendenza americana nel 1776. Sempre nel parco potrete anche visitare il Liberty Bell Center all’interno del quale potrete ammirare la storica Liberty Bell, simbolo della libertà americana. L’ingresso è gratuito e c’è la possibilità di usufruire delle guide acustiche elettroniche anche in lingua italiana. Vi segnaliamo che prima dell’ingresso nell’Historical Park, anche solo per una passeggiata nello splendido foliage, dovrete passare dai controlli del metal detector. Nulla di fastidioso, ma saperlo prima fa sempre comodo.

La fortuna ha voluto che la nostra visita a Philadelphia coincidesse proprio con il Veterans Day,  festa nazionale americana in onore dei veterani di guerra. Vi lasciamo immaginare i festeggiamenti trionfali a cui abbiamo assistito. Meravigliosi.

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City Hall

Municipio di Philadelphia, è situato nel cuore della città di cui rappresenta uno degli edifici più antichi. I grattacieli che ne fanno da cornice creano una fusione tra antico e moderno molto particolare.

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Elfreth’s Alley

Piccolissima stradina sopravvissuta all’inesorabile trascorrere del tempo, Elfreth’s Alley è, per noi, una tappa obbligatoria della visita di Philadelphia. Qui, nella strada più vecchia d’America, sarete improvvisamente catapultati nell’800 tra casette e costruzioni dall’originalissima struttura a mattoni rossi.

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Chinatown

Il fatto che siano tante le città nel mondo che hanno, al proprio interno, un quartiere cinese, toglie un po’ di quella voglia di andare alla ricerca della Chinatown di turno. Anche perché, spesso, sono sempre le stesse cose, viste e riviste, che hanno perso quell’originalità iniziale per via della contaminazione. Spesso appunto, non sempre. Il quartiere di Chinatown di Philadelphia, infatti, merita senza dubbio di essere visitato. Sembra davvero di fare un salto  da occidente ad oriente nel giro di un minuto. Caratteristici archi, in tipico stile cinese, segnano l’inizio e la fine del quartiere, commercianti di pesce fresco sfrecciano qui e là caricando merce sui banconi e strillando rigorosamente in lingua cinese, anziani seduti sulle loro sedioline interrompono la loro discussione per sorriderti e salutarti. Una città nella città.

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Reading  Terminal Market

Come ogni viaggio che si rispetti, anche a Philly ci siamo fermati ad assaggiare piatti tipici nel posto più tipico: il Maccaroni Cheese e il Cheesesteak (delizioso panino con sottili fette di carne su cui viene versato del formaggio fuso) nel Reading Terminal Market. Il mercato è situato nel centro di Philadelphia ed è perfetto per chi è alla ricerca non solo di specialità culinarie di ogni tipo, ma anche di piccole opere d’arte di artigianato e di unici pezzi da collezione.

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Love Park

Quale città, se non Philadelphia (termine che deriva dal greco e che vuol dire “amore fraterno”), può essere più adatta all’esposizione della famosa statua “Love”?

La John F. Kennedy Plaza, da molti conosciuta come “Love Park” è una piccola parentesi moderna nell’atmosfera storica della capitale della Pennsylvania in cui potersi fermare a scattare qualche foto ricordo. Ciò che però ha più rubato la nostra attenzione, è stata la presenza di almeno una trentina di ragazzi intenti a sfidarsi in spettacolari acrobazie sullo skateboard. Pare che il Love Park sia infatti uno dei luoghi preferiti dagli skater per dare sfogo alla propria passione.

Uno spettacolo divertentissimo e tipicamente americano.

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Museum of Art – Scalinata di Rocky Balboa

Oltre ad essere nota storicamente, Philadelphia è nota anche cinematograficamente. E, se si pensa a Philadelphia, non si può non pensare a Rocky Balboa, personaggio interpretato
da Sylvester Stallone e  simbolo del sogno americano, idolo da sempre (e per sempre) di milioni di persone in tutto il mondo. Inutile esortarvi a percorrere di corsa la scalinata come il famoso “Stallone Italiano“, sarete voi stessi a sentire il bisogno di farlo, magari canticchiando la famosissima colonna sonora “Gonna fly now”.  Per gli appassionati, come chi vi scrive (Gianmaria ndr) ricordiamo che alla destra della scalinata è presente la statua di Rocky Balboa comparsa anche nel terzo film della saga, Rocky III.

In cima alla scalinata troverete il Museum of Art, periodicamente teatro di diverse mostre.

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Viste migliori sulla città

Benjamin Franklin Bridge

E’ il ponte che collega la Pennsylvania al New Jersey ed è intitolato in onore dell’illustre scienziato a cui Philadelphia ha donato i natali. Il Franklin Bridge è uno dei luoghi migliori da cui poter scattare qualche foto panoramica.

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Spring Garden Street

Situato a pochi passi dal Museum of Art, la Spring Garden Street è il punto panoramico più bello di tutta Philadelphia. Avrete da un lato la vista sul centro della città e sui grattaceli e dall’altro una vista su delle casette particolarissime (Boat House Row) e che nulla c’entrano con la metropoli vista dal lato opposto. Un contrasto che lascia il segno. Al tramonto soprattutto.

 

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Si conclude qui il nostro viaggio nella meravigliosa Philly con la stessa malinconia (questa volta giustificata) ed un ricordo indelebile nel cuore, tutt’ora fortemente segnato da quella canzone.

And the time is running out and we still have to say, goodbye, goodbye, goodbye Philadelphia…” – “E il tempo sta correndo via e noi dobbiamo ancora una volta dirci addio, addio, addio Philadelphia